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Affitti brevi: le nuove norme per la sicurezza nel 2024

Sulla Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2023 è stata pubblicata la legge del 15 dicembre 2023 che introduce significative novità nel settore degli affitti brevi. Vediamo insieme quali sono queste nuove norme.

Il Decreto stabilisce che le unità immobiliari ad uso abitativo soggette a locazioni brevi per finalità turistiche devono essere munite dei requisiti di sicurezza degli impianti, conformi alla normativa statale e regionale vigente. Tra i nuovi obblighi, spiccano l’installazione di estintori idonei e rivelatori di gas combustibili e monossido di carbonio.

L’obiettivo è standardizzare la regolamentazione della sicurezza negli affitti brevi in Italia.

Rivelatori di gas:

  • Funzione: individuare la presenza di gas pericolosi nell’aria.
  • Attivazione: segnale acustico e visivo al raggiungimento di concentrazioni pericolose.
  • Installazione: senza spese eccessive, senza interventi complessi sugli impianti esistenti.

Estintori portatili:

  • Norme: devono essere omologati, sottoposti a verifiche periodiche e installati in posizioni accessibili.
  • Quantità: almeno un estintore ogni 200 mq, minimo uno per piano.

Prevenzione e gestione emergenze:

  • Gli ospiti devono osservare precauzioni e divieti dell’amministratore.
  • Devono conoscere numeri di emergenza e procedure da seguire in caso di pericolo.

Sanzioni per la mancata installazione:

  • La normativa prevede sanzioni specifiche per la mancata installazione di rivelatori di gas o estintori, con multe da 600 a 6mila euro per ciascuna violazione. Il Comune è responsabile del controllo e della verifica delle sanzioni amministrative.

Ma non è finita qui perché nel campo degli affitti brevi, il 2024 porterà ulteriori novità. La bozza della manovra finanziaria 2024 sembra confermare un aumento della cedolare secca per le locazioni brevi dal 21 al 26%, per coloro che destinano alla locazione breve più di un immobile. Una proposta già al centro di polemiche e discussioni.

Inoltre, un accordo tra Airbnb e l’Agenzia delle Entrate chiude il contenzioso fiscale riguardante la cedolare secca per gli anni fino al 2021, con il pagamento di una maxi-multa di 770 milioni. Tuttavia, l’accordo non copre il 2022 e il 2023, e chi ha avuto redditi da locazioni brevi in quegli anni e non ha versato la cedolare può ricorrere al ravvedimento operoso.

 

I professionisti di Amministrazioni Domus 3.0 sono seri, competenti e costantemente aggiornati su tutte le novità del settore per poter supportare al meglio i nostri clienti.

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