La nuova riforma dei condomini
Il 30 giugno di quest’anno è entrata in vigore una nuova riforma dei condomini che ha lo scopo di dare maggiore autonomia all’amministratore condominiale e di conseguenza snellire i procedimenti attraverso la mediazione obbligatoria dell’amministratore in caso di conflitti.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede:
- Obbligatorietà dell’amministratore di mediare in caso in conflitti;
- Superamento della possibilità di mettere un divieto nei regolamenti di condominio all’avere un animale domestico;
- Il cambio di destinazione d’uso di una parte comune potrà avvenire con un quorum che deve essere di almeno 4/5 dei presenti;
- Introduzione della “solidarietà sussidiaria”, vale a dire che nel caso in cui un condomini non paghi la propria rata condominiale, gli altri proprietari dovranno pagare per coprire questa spesa;
- I lavori straordinari possono essere di piccola o grande entità e può essere stabilito un fondo speciale pari all’importo del costo dei lavori
- Il numero minimo di condomini per l’obbligatorietà di avere un amministratore passa da 5 a 9;
- Possibilità per i condomini di staccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato (se ciò non crea disagi agli altri residenti);
- Possibilità di installare parabole e pannelli solari nelle parti comuni dello stabile anche senza l’approvazione dell’assemblea (se però questo non comprometto il decoro dell’immobile)
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